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Strongili polmonari nel cane e nel gatto

Banner Strongili polmonari nel cane e nel gatto

Gli strongili polmonari sono un parassita nematode (ossia con le sembianze di un verme) che può infestare sia il cane che il gatto. L’infezione non è mai stata riscontrata nell’uomo. L’infestazione provoca una malattia parassitaria cardio-polmonare chiamata “angiostrongilosi”.

Diffusione

La strongilosi è una patologia diffusa in tutta Europa: nel cane è causata da Angiostrongylus vasorum (un nematode che si localizza principalmente a livello delle arterie polmonari e del cuore nella sua parte destra); nel gatto è causata da Aelurostrongylus abstrusus (un nematode che si localizza a livello di bronchioli e alveoli polmonari).

I cani e i gatti rappresentano l’ospite definitivo di questo parassita e si infettano attraverso l’ingestione degli ospiti intermedi (spesso lumache senza guscio) o di vettori del parassita (uccelli, roditori, anfibi, rettili).

Una volta ingerito, il parassita attraversa la mucosa del tratto gastrointestinale e, attraverso il sistema circolatorio, raggiunge i polmoni, dove matura fino a diventare adulto: può raggiungere anche 25 mm di lunghezza. In questa sede, le femmine producono le uova che sospinte dal flusso sanguigno raggiungono gli alveoli polmonari per diventare larve che, attraverso la tosse, risalgono la trachea, vengono deglutite e ingerite, passano nel tratto gastrointestinale e vengono rilasciate in ambiente attraverso le feci, dove si depositano sul piede delle lumache, per poi ricominciare il percorso di infestazione.

1 Strongili polmonari

I sintomi, la diagnosi e la cura

Gli strongili polmonari danno luogo a patologie potenzialmente letali se non trattate in tempo: è importante quindi riconoscerne i sintomi.

I sintomi più comuni sono manifestazioni respiratorie (tosse più o meno intensa, affanno, reticenza agli sforzi fisici), ma può dare anche disturbi coagulativi e neurologici.

La strongilosi polmonare non è soggetta a controlli clinici di routine: di solito si fanno approfondimenti solo in caso sospetto dato dall’anamnesi e dalla radiografia toracica.

La diagnosi avviene attraverso un particolare esame delle feci (test di Baerman) da fare su tre campioni di feci di tre giorni diversi, al fine di rilevare la presenza di larve.

Confermata la parassitosi, esistono vari farmaci per via orale o topica in grado di debellare i parassiti: in caso di danni gravi agli organi, sarà necessario anche una terapia di supporto.

Prevenzione

Non esistono vaccini in grado di prevenire gli strongili polmonari ma si può solo cercare di limitare la contaminazione ambientale attraverso la diminuzione degli ospiti intermedi, le lumache.

L’uso del lumachicida è particolarmente pericoloso anche per gli animali conviventi, quindi si tende a sconsigliarlo. È possibile provare con trappole attrattive non tossiche per cercare di limitare la presenza di lumache sul territorio.

È importante sapere se la zona in cui si vive è particolarmente infestata e, nel caso, limitare l’accesso all’esterno dei nostri cani e gatti.

Anche il corretto smaltimento delle feci aiuta ad arginare il proliferare dei parassiti.

gatto lumaca strongili polmonari

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