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Antiparassitario cane e gatto, come sceglierlo

Banner antiparassitario cane e gatto

Una delle scelte che deve fare il proprietario di cani e gatti è la scelta del giusto antiparassitario, al fine di proteggere il nostro pet dai parassiti interni ed esterni.

Alcune doverose precisazioni

Quando si parla di prevenzione dei parassiti interni ed esterni, non ci si può riferire ad una regola assoluta: non esiste la scelta perfetta che vada bene per tutti.

Infatti, ogni luogo è diverso, sia per condizioni climatiche che per presenza di parassiti. Inoltre, non tutti gli animali vivono nelle stesse condizioni: un cane che vive all’aperto, a contatto con altri animali, avrà bisogno di una protezione diversa da quello che vive in appartamento.

Anche il contesto cambia continuamente: il riscaldamento globale e la capacità dei parassiti di adattarsi e diventare sempre più resistenti potrebbero portare a cambiare le nostre abitudini sulle profilassi dei nostri cani e gatti, sia nella durata che nella scelta d’elezione.

Il suggerimento è quello di rivolgersi sempre al proprio Medico Veterinario di fiducia, che saprà indicare la soluzione specifica per il tuo animale.

L’antiparassitario per il cane

Dobbiamo proteggere i nostri cani nei confronti di ectoparassiti (esterni all’animale) ed endoparassiti (Interni all’animale). Soprattutto nella stagione calda, i più frequenti sono:

Anche nella stagione invernale, dobbiamo proteggerli da pulci e zecche (che riescono a sopravvivere in casa) e dai parassiti intestinali.

I parassiti possono causare danno per un effetto diretto e indiretto: “diretto” è il danno primario causato dal parassita (dermatiti, diarrea, patologie cardiache…), “indiretto” intendiamo la trasmissione di altre malattie (filaria, leishmaniosi…). È importante proteggere il cane sia per la sua salute, sia per la nostra: i nostri animali, infettati dai parassiti, possono trasmetterci malattie (le “zoonosi”).

La protezione corretta del cane

Per riuscire a rispondere alle esigenze di protezione, serviranno due tipi di prodotto:

  • Un repellente: allontana i parassiti esterni (“pappataci”, zanzare, mosche, pulci, zecche, acari)
  • Un parassiticida: elimina i parassiti esterni e/o interni (vermi, protozoi)

Tuttavia, come si diceva all’inizio, non tutte le zone geografiche sono uguali e in alcune zone sono presenti parassiti che altrove non ci sono: rivolgiti sempre al tuo Veterinario di fiducia, che saprà consigliarti la soluzione ideale per il tuo cane.

In alcuni casi, bisogna fare molta attenzione:

  • La razza: per alcuni tipi di cani alcuni antiparassitari sono altamente tossici.
  • L’età: i cuccioli devono essere trattati diversamente dagli adulti
  • Lo stile di vita dell’animale: se vive in casa o fuori, se abita in campagna o in città
  • Eventuali patologie o trattamenti medici concomitanti
Antiparassitario cane

Le tipologie di trattamento repellente

Esistono varie formulazioni per proteggere i nostri animali con un’azione repellente.

  • Spot on in pipetta
  • Collari
  • Spray

I più comuni sono le pipette o i collari repellenti: non c’è una soluzione migliore dell’altra, la discriminate è solo la comodità di applicazione.

Le tipologie di trattamento parassiticida

I trattamenti antiparassitari si dividono in

Alcuni suggerimenti

Per somministrare in sicurezza l’antiparassitario al tuo cane, devi seguire alcune semplici regole.

  • Segui attentamente le istruzioni che trovi sulla confezione
  • Quando applichi gli spot-on, non fare il bagno 5 giorni prima e 5 dopo dall’applicazione
  • Non usare antiparassitari per il cane sul gatto e, in caso di convivenza stretta fra cane e gatto, è bene evitare in toto antiparassitari con permetrina
  • Fare attenzione che i cani non si mordano fra loro il collare antipulci
  • Attenzione a Collie, Australian Sheperd, Border Collie e Shetland: affidatevi sempre alle indicazioni del veterinario.

Antiparassitario per il gatto

Anche il gatto deve essere protetto da tutta una serie di parassiti che possono aggredirlo.

  • Pulci, zecche, acari e pidocchi
  • Parassiti intestinali
  • Strongili polmonari

Anche in questo caso, la durata del trattamento e la tipologia di protezione dipendono dalla zona geografica e dallo stile di vita del tuo animale: solo il tuo Veterinario saprà consigliarti per il meglio.

Le tipologie di antiparassitario per il gatto

Ci sono diverse formulazioni che rispondono a diverse esigenze.

  • Le pipette
  • Le compresse per bocca
  • I collari

Le pipette sono spesso la scelta di elezione considerando il carattere del gatto: i collari solitamente non sono ben tollerati e le compresse per bocca sono spesso difficili da dare.

 

Lo spot on (pipetta)

Per un’applicazione corretta, è bene seguire le linee guida del foglietto illustrativo. La zona di applicazione di solito è il collo o in mezzo alle scapole ma bisogna fare attenzione che non riescano ad arrivarci leccandosi.

Cosa succede se riesce a raggiungere la zona di applicazione e leccarlo? Potrebbe sbavare copiosamente e arrivare a vomitare, ma è solo una reazione al sapore amaro del prodotto, non è segno di tossicità. In caso di ingestione è comunque meglio rivolgersi al proprio veterinario.

Di solito la pipetta è ben tollerata dai gatti ma potrebbe succedere che si infastidiscano alla sensazione di bagnato: si scrolleranno e si gratteranno, ma passa presto!

La protezione corretta del gatto

Il gatto, così come il cane, dovrebbe essere protetto tutto l’anno contro pulci e zecche, che possono sopravvivere nelle nostre case.

Se il gatto sta solo in casa e non ha contatti con altri animali, indubbiamente corre meno rischi: valutare con il proprio Veterinario la profilassi più indicata. Ricordati però che, anche se il gatto non esce, potremmo essere noi con le suole delle scarpe a portare da fuori alcuni parassiti: è un rischio abbastanza remoto, ma può succedere!

È necessario anche fare attenzione al peso dei gatti: esistono gatti piccoli che necessitano di dosaggi inferiori.

La permetrina: attenzione all’avvelenamento

La permetrina è un principio attivo insetticida usato in molti antiparassitari per i cani di libera vendita ma per il gatto è tossica, quindi è fondamentale fare molta attenzione.

Il gatto non possiede gli enzimi necessari a metabolizzare la permetrina che, pertanto, rimane in circolo, provocando sintomi neurologici.

I sintomi da intossicazione da permetrina possono comparire già dopo qualche ora dall’applicazione e sono:  

  • Aumento della salivazione
  • Difficoltà di coordinazione dei movimenti
  • Tremori
  • Vomito e/o diarrea
  • Miosi: Pupilla contratta o piccola
  • Crisi epilettiche

L’intossicazione da permetrina avviene spesso per disattenzione del proprietario: quando si possiede sia un cane che un gatto e magari gli antiparassitari vengono tenuti insieme, fuori dalla loro confezione originale, può succedere di confondere i due prodotti.
Ma c’è anche la formula di intossicazione per contatto: il gatto può intossicarsi stando a stretto contatto o leccando la zona trattata di un cane. L’ideale sarebbe quindi evitare anche per il cane gli antiparassitari con permetrina oppure tenere i due animali separati per 24 ore.

Se ti accorgi di aver somministrato permetrina al gatto rivolgiti nel più breve tempo possibile a una Clinica Veterinaria, specificando il tipo di farmaco utilizzato e il dosaggio. Si tratta di un’urgenza medica, la tempestività può fare la differenza fra la vita e la morte dell’animale.

Per la permetrina non esiste antidoto: si può solo cercare di decontaminare dalla sostanza e di trattare i sintomi, ricoverando l’animale in terapia intensiva.

Cane e gatto che convivono

Se hai ancora dubbi su come proteggere il tuo animale dai parassiti, contattaci!

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